Decreto più "riaperture" che "Milleproroghe"

22 Febbraio 2024

Notizia Flash n. 14/2024

——Seppur battezzato come decreto “Milleproroghe”, le disposizioni di maggior interesse per le imprese contenute nel D.L. 30 dicembre 2023, n. 215, prossimo alla conversione in legge, prevedono più “riaperture dei termini” che effettive “proroghe”. Su tutte, evidenziamo le seguenti:

  1. Assemblee di società “a distanza” fino al 30 aprile 2024
    Il decreto “Milleproroghe” ha riaperto i termini (scaduti lo scorso 31 luglio 2023) per l’utilizzo della disciplina emergenziale in materia di assemblee di società, associazioni e fondazioni (art. 106 del D.L. n. 18/20), consentendone lo svolgimento “a distanza” fino al 30 aprile 2024 (il termine si riferisce alla data di tenuta dell’Assemblea e non a quella della sua convocazione).
    In sintesi, dunque, fino a tale data sarà possibile, anche in deroga alle diverse disposizioni statutarie:
    • prevedere, nelle Spa, nelle Sapa, nelle Srl, nelle società cooperative e nelle mutue assicuratrici l’espressione del voto in via elettronica o per corrispondenza e l’intervento all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione;
    • svolgere le assemblee anche esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l’identificazione dei soggetti partecipanti, la loro partecipazione e l’esercizio del diritto di voto, senza in ogni caso la necessità che si trovino nel medesimo luogo, ove previsti, il presidente, il segretario o il notaio à tale modalità dovrà essere indicata nella convocazione;
    • consentire nelle Srl che l’espressione del voto avvenga mediante consultazione scritta o per consenso espresso per iscritto.

  2. Riammissione alla “Rottamazione-quater” in caso di omesso versamento delle prime tre rate
    Dopo aver constatato che oltre il 45% degli incassi attesi con la “Rottamazione-quater” non era finito nelle casse erariali, il Governo cerca di correre ai ripari proponendo una riapertura dei termini per coloro i quali non avessero versato le rate scadute lo scorso 31 ottobre 2023, 30 novembre 2023 e – udite, udite! – quella (ancora in scadenza) del 28 febbraio 2024.
    Per tali contribuenti il termine per essere riammessi “in bonis” alla “Rottamazione-quater” sarà il 15 marzo 2024: entro la nuova data si dovrà procedere al pagamento integrale di tutte e tre le rate.
  3. Estensione del “ravvedimento speciale” al periodo d’imposta 2022
    Il “piatto forte” del decreto “Milleproroghe” è rappresentato dalla possibilità di regolarizzare le violazioni commesse nel periodo d’imposta 2022 col versamento di una sanzione ridotta a 1/18.
    La norma è la stessa (art. 1, commi 174-178 della Legge n. 197/22) che aveva offerto un’analoga possibilità per le violazioni commesse sino al 2021: richiede che la dichiarazione (Redditi, IRAP, IVA e 770) sia stata a suo tempo regolarmente presentata1, impone la rimozione della violazione e non è ammessa per regolarizzare omissioni nei versamenti e violazioni relative al quadro RW.
    Il pagamento va fatto in unica soluzione entro il 2 aprile 2024, o in quattro rate di pari importo (2 aprile, 1° luglio, 30 settembre e 20 dicembre 2024) con interessi al tasso del 2% annuo; per la regolarizzazione è sufficiente il pagamento nei termini dell’unica o della prima rata.

1È più conveniente presentare la dichiarazione correttiva del 2022 entro il 28/2 che avvalersi del “ravvedimento speciale”.